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Nuovo Cinemasessanta n. 1-2-3

ISBN / Pagine 112 / Anno 2018

SE CINQUANTOTTO VI SEMBRAN POCHI...
Tanti sono gli anni che avrebbe compiuto oggi “Cinemasessanta”. Mino Argentieri, suo fondatore, è stato l’unico critico cinematografico verso il quale l’utilizzo dell’attributo “militante” non rischia di apparire un frivolo esercizio retorico. Con la sua morte è stata sospesa la pubblicazione della rivista; per rispetto alla sua persona non starò qui a sciorinare il triste campionario di meschinità messe in campo da chi si è ritenuto suo erede (fatti salvi gli incolpevoli familiari) ed ha inteso ostacolare con ogni mezzo il prosieguo delle pubblicazioni. Io ho il dovere morale, culturale e politico di mantenere in vita la storica rivista.
Il mio primo accordo con Mino risale all’ottobre del 2005; ciò portò al riavvio delle pubblicazioni, dopo una lunga interruzione decisa dall’editore precedente. “Cinemasessanta” riprese, infatti, le uscite con il n. 287, datato Gennaio‐Marzo 2006, grazie a una registrazione presso il Tribunale di Messina quale supplemento al mio periodico “Laltrareggio”.
La ripresa delle pubblicazioni non fermò purtroppo l’iter avviato dal Tribunale Ordinario di Roma, Settore Civile, che il 6 luglio del 2010 decretò la revoca della testata.
Dopo quella data continuai, d’accordo con Mino, la pubblicazione apponendo nel colophon l’aggettivo “Nuovo” davanti a “Cinemasessanta”.
La vita della rivista non è stata facile e la sopravvivenza in questi anni è stata garantita dallo “zoccolo duro” di fedeli abbonati, dal contributo del Mibact (che siamo riusciti a difendere con le unghie e con i denti, grazie all’allora ministro Francesco Rutelli e alla sottosegretaria italo‐franco‐argentina Danielle Mazzonis di Rifondazione Comunista) e dal sostegno della FICC e di Paolo Minuto allora presidente della federazione internazionale.
La scellerata decisione della Feltrinelli di abolire gli storici spazi per le riviste, che nelle librerie di tutta Italia ospitavano riviste e fanzine ed erano un porto sicuro per tutti i periodici militanti, ha determinato un blocco fatale nel sistema distributivo, già fortemente provato dalla crisi dell’editoria periodica in formato cartaceo.
Dovevamo comunque ripartire ma era indispensabile trovare prima una guida sicura, adeguata a raccogliere un testimone così prestigioso.
La scelta di Paride Leporace si era presentata ad Antonella e a me da subito come primaria, ma forte era in noi il timore che i suoi molteplici impegni potessero costituire un ostacolo. Paride, oltre al suo incarico di presidente della Lucana Film Commission, è uno degli artefici e protagonisti del virtuoso percorso che ha portato Matera a raggiungere il fantastico titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019. Oggi è anche il direttore di “Nuovo Cinemasessanta”.
In attesa di costituire il nuovo corpo redazionale e il comitato dei referee, attendiamo infatti le adesioni di critici cinematografici e docenti di indiscusso valore, abbiamo deciso di produrre un numero monografico (il primo del 2018) che raccoglie scritti e recensioni prodotti da Leporace negli ultimi dieci anni. Una sorta di autopresentazione per nuovi e vecchi lettori che detterà anche la linea editoriale di questo nuovo corso.

Franco Arcidiaco
€ 13,00